Questa è una delle esperienze che attendevo da tempo. Le mie origini sono per metà dell'Isola di Pellestrina, precisamente in Campo Brisiola, ma nonostante tutto resta sempre un'occasione unica salire su un peschereccio ancora attivo...essendo anche di buon appetito l'idea di pranzare a bordo mi esaltava. Ci credete?? Pesce freschissimo a Km 0, anzi...centimetro zero!!
Siamo partiti da Chioggia e, dopo aver imbarcato degli amici a Cà Roman, ci siamo diretti verso Pellestrina.
Prima tappa: Il Santuario della Madonna dell'Apparizione, oltre ad ospitare un'antichissima icona della Madonna, ha da raccontare una storia molto avvincente, su di un ragazzino e una vecchina dalla veste turchese.
Davanti il Santuario si estende la laguna a perdita d'occhio, e sul selciato vediamo ancora i segni delle fondamenta della preesistente cappella di San Vigo e Modesto del 14esimo secolo.
Si tratta di uno dei punti più stretti dell'Isola, sicuramente lago non più di 70 metri. Per rendercene conto la cosa migliore è salire sul Monton e guardare prima a destra poi a sinistra...ci sembrerà di toccare sia il mare che la laguna.
Ciò che ancora mi colpisce, anche se è un luogo familiare, è l'estemporaneità di quest'isola.
Sembra quasi di essere dentro una rappresentazione cinematografica, un flash back nel passato....piccole casette colorate, palafitte di pescatori, uomini di mare con gli stivali che chiacchierano vicino alle proprie barche, reti da pesca distese al sole ad asciugare, e un piacevole profumo di mare, che a tratti si mescola all'odore di pesce alla griglia. Infatti la domenica ci si mette a grigliare il pesce sui simpatici barbeque del lungo laguna. Che ridere! Sono rimasti tutti a bocca aperta quando li hanno visti!
Sono in pratica dei cestelli di vecchie lavatrici montati su rudimentali strutture di metallo. Sarà comico ma io lo trovo geniale!
Dopo tutti questi profumini c'era salito l'appetito, quindi una volta a bordo Maria Vittoria ci ha servito un aperitivo incredibile con cozze fritte, sarde in saor e crostino con alici marinate. Così giusto per iniziare๐.
Seconda tappa: i vivai di cozze BIO di proprietà della famiglia Busetto da 3 generazioni. Qui entra in scena Massimiliano, il capitano della barca, marito di Maria Vittoria. E' molto timido e un po' schivo, tipico dei pescatori๐, ma quando si tratta di raccontare del suo lavoro, che è tutta la sua vita, le parole gli escono come fiumi.
Molte sono state le domande e le curiosità, per quanto uno possa vivere in laguna e conoscere i suoi prodotti, non significa sapere anche esattamente il mondo che ci sta dietro.
E mentre Massimiliano ipnotizza tutti con le sue storie, Maria Vittoria e i figli si danno un gran da fare ai fornelli.
Però non posso svelarvi l'intero menù...però posso dire che tutti si sono alzati contenti e con la pancia piena.
Ammetto che tutte le donne a bordo hanno cercato di estorcere dettagli sulle ricette segrete di Maria Vittoria, ma non c'è stato nulla da fare.
Dopo caffè , dolce e ammazza caffè abbiamo continuato a chiacchierare, attorniati da questo meraviglioso spettacolo della laguna di Venezia, in lontananza solo isole e l'orizzonte.
Alla fine dell'esperienza il mio cuore esplodeva di felicità, vedere l'apprezzamento e soprattutto il coinvolgimento emotivo dei partecipanti mi ha commosso. Vuol dire che ho raggiunto il mio obiettivo. E' la mia missione.
Ci siamo salutati con sinceri sorrisi e abbracci volanti, non vi dico poi i messaggi di affetto.